La memoria sensoriale è una brutta bestia. Può essere positiva, se un odore, un suono, un sapore è collegato a una bella esperienza, ma diventa terribile se la sensazione ti riapre una ferita non sanata. A me succede con il suono degli ecografi quando viene misurato il "battito" o il flusso venoso / arterioso. Sembra una cosa da ridire: quante volte può capitare nella vita di sentirlo? E invece, purtroppo, è diventato per me un suono quasi abituale. Siamo partiti dalle eco per la Margherita che doveva nascere, che, tolta la prima, sono state tutte delle angosce, a quelle alla mia mamma e poi al babbo. E poi ultimamente a mia zia. Vorrei scappare dall'ambulatorio o tapparmi le orecchie. Se penso che la prima volta che ho sentito quel suono era il cuoricino della Margherita ai suoi primi battiti e l'emozione travolgente ha fatto sì che sbagliassi due volte strada per tornare a casa! Poi, invece, è stato solo foriero di brutte cose, anche se per la Margherita alla fine è