Ci sono persone alle quali ci si affeziona in una maniera incredibile, anche se non frequentate assiduamente, molto spesso perché sono persone speciali. Una di queste era per me la zia Elsa, ne avevo già parlato tempo fa. Nella sua semplicità, nella sua dedizione al lavoro e alla famiglia, nella sua tenerezza, era una persona speciale. Non una di quelle che si fanno notare; ti accorgi di loro standole vicino. Era una di quelle che, specie in un paese di quasi montagna come Le Grazie, aveva una parola buona per tutti, un'attenzione per ciascuno.
Oggi se ne è andata. E' la vita, c'è poco da fare. Ma con lei se ne va un altro pezzetto della mia infanzia e dei miei affetti più cari. Margherita ha avuto la fortuna di poterla conoscere e dell'Elsa si è fidata subito, come se sentisse che era una persona buona, di cui non avere timore. E questo è confermato dal fatto che l'ha chiamata "nonna".
Oggi se ne è andata. E' la vita, c'è poco da fare. Ma con lei se ne va un altro pezzetto della mia infanzia e dei miei affetti più cari. Margherita ha avuto la fortuna di poterla conoscere e dell'Elsa si è fidata subito, come se sentisse che era una persona buona, di cui non avere timore. E questo è confermato dal fatto che l'ha chiamata "nonna".
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