Stavo leggendo i pareri dati dall'illustre commisione di valutazione dei progetti vincitori del concorso per i nuovi dehors di Firenze (articolo su Corriere Fiorentino)... Se uno mi si rivolgesse così, lo manderei affanculo dopo la decima parola. Eccone uno, il più bello secondo me:
"la Commissione rileva i criteri di neutralità, flessibilità e adattabilità ai diversi contesti, unitamente alla misurata eleganza delle scelte architettoniche e linguistiche, che la tipologia in questione dovrebbe garantire a mitigazione delle modifiche che installazioni del genere ineludibilmente determinano sulla sintassi linguistica, culturale e architettonica dei luoghi urbani coinvolti"
ma ancora su un altro progetto:
"una interessante riflessione sulla reinterpretazione formale dell’architettura storica che benché di difficilissima definizione per un contesto urbano quale quello in questione, onora con un risultato formalmente apprezzabile e riproponibile a scala urbana il coraggio di una istanza progettuale che non si esime dal confronto culturale con il contesto urbano"
Architetti: ma ce state a piglia' per culo?
"la Commissione rileva i criteri di neutralità, flessibilità e adattabilità ai diversi contesti, unitamente alla misurata eleganza delle scelte architettoniche e linguistiche, che la tipologia in questione dovrebbe garantire a mitigazione delle modifiche che installazioni del genere ineludibilmente determinano sulla sintassi linguistica, culturale e architettonica dei luoghi urbani coinvolti"
ma ancora su un altro progetto:
"una interessante riflessione sulla reinterpretazione formale dell’architettura storica che benché di difficilissima definizione per un contesto urbano quale quello in questione, onora con un risultato formalmente apprezzabile e riproponibile a scala urbana il coraggio di una istanza progettuale che non si esime dal confronto culturale con il contesto urbano"
Architetti: ma ce state a piglia' per culo?
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