Letizia è come una sorellina per la nostra Margherita. La sua mamma ha fatto il corso preparto con l'Elena e ovviamente io con il suo babbo. Il caso, ma forse no, ha voluto che ci trovassimo il 27 Luglio di un anno fa, in piena notte, all'accettazione in maternità a Torregalli insieme, tutti pronti a veder nascere le nostre creature, le creature che il Signore ci ha donato. Caso ancora, ma forse no, ha voluto che verso le 9 del mattino, dopo tutta la notte di travaglio, ci siamo ritrovati nella stessa sala parto, divisi niente più che da un telo, ma uniti da quella fervida attesa di conoscere vis-à-vis le nostre bambine, la Margherita e la Letizia. "Vediamo chi vince!" una gara a chi farà prima, così dicevano le ostetriche. Poi, dall'altra parte del telo, un gemito, un pianto: la Letizia è nata! La Margherita ci farà ancora dannare un po', la pigrona. Finalmente nasce anche Margherita e andiamo in reparto. Ma lì scopriamo che la Letizia ha dei problemi... e per tutti e due i giorni che rimaniamo insieme, è sempre uno sperare che sia una cosa provvisoria, di quei problemini da neonati: quante volte avrò chiesto alla Martina come andava: un po' meglio, sempre uguale, chissà... E invece, purtroppo, noi andiamo a casa e anche la mamma della Letizia va a casa: Letizia rimane in ospedale. Comincia per loro un lungo, duro, atroce pellegrinare, prima al Torregalli e poi a tutta una serie di ospedali per cercare soluzioni per la sorellina della Margherita.
Quante volte ho detto alla Margherita che la Letizia sarebbe stata la sua sorellina, che avrebbe dovuto vegliare su di lei, visto che poi le nonne stavano vicine e avrebbe potuta vederla spesso, che sarebbe andata a cercarla, a giocarci insieme.
E invece il Signore ha pensato diversamente. Oggi se l'è presa con sé, le ha voluto togliere il peso del dolore. E così non sarà più Margherita a sorreggere Letizia, ma sarà lei, dall'alto, a intercedere per la nostra bambina.
Ciao Letizia.
Quante volte ho detto alla Margherita che la Letizia sarebbe stata la sua sorellina, che avrebbe dovuto vegliare su di lei, visto che poi le nonne stavano vicine e avrebbe potuta vederla spesso, che sarebbe andata a cercarla, a giocarci insieme.
E invece il Signore ha pensato diversamente. Oggi se l'è presa con sé, le ha voluto togliere il peso del dolore. E così non sarà più Margherita a sorreggere Letizia, ma sarà lei, dall'alto, a intercedere per la nostra bambina.
Ciao Letizia.
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