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Renzi, il pedonalizzatore

Chi amministra una città lo dovrebbe fare in nome dei cittadini e per i cittadini.
Ora mi domando in nome di chi e per chi il sindaco attuale di Firenze, Matteo Renzi da Rignano, ha deciso per la pedonalizzazione di Via Tornabuoni e Piazza Pitti.
Non credo in nome dei residenti: basta vedere le reazioni di quest'ultimi.
Non credo i negozianti "normali", che sono già impelagati con la storia della consegna delle merci limitata a poche ore al giorno, di mattina presto.
Chi se ne avvantaggia sono sicuramente le "boutique" (Gucci & Co.) e l'ego del sindaco, che continuerà a far parlare di sé, soprattutto a livello nazionale, con la pedonalizzazione di altri "3 ettari e mezzo" (sentite come suona bene!) di città.
E' da tempo che sostengo che Renzi soffra di "sindrome del turista", non essendo lui di Firenze, e che gli sia rimasto un imprinting di quando ci veniva in gita. E quindi lui sente la città come un museo, dove al limite organizzare delle iniziative tipo notte bianca, festa per l'ultimo dell'anno, concerti... Sono tutti segni di questa sua idea di Firenze "per turisti".
Fuori da Firenze, dove per forza si parlerà in maniera semplificata del problema, continuerà a passare il concetto del sindaco innovatore, un'ottima rampa di lancio verso i palazzi romani di Matteo Renzi da Rignano.
A Firenze rimarranno i problemi, di scelte miopi e non rivolte al cittadino ma per i turisti a discapito del cittadino (si applica qua il concetto di "cazzi vostri").
Qualcuno dovrebbe ad esempio spiegare da dove passerà la Linea 2 del tram visto che lui ha pedonalizzato piazza S. Giovanni, o quando inizieranno i lavori di questa linea. Ma intanto passerà il tempo e Renzi spiccherà il volo per Roma (speriamo già alla fine di questa amministrazione) e lascerà un bel po' di casini a giro per Firenze.

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