C'è un libro molto famoso sull'educazione dei bambini che mi sembra che si intitoli "I no che aiutano a crescere". C'è però un'altra realtà con la quale mi scontro quotidianamente, in particolar modo nelle ultime settimane: i "NO" della Margherita a qualsiasi cosa le proponga o chieda.
E, come per magia, eccoti un articolo che compare su Repubblica.it che tratta l'argomento.
Ecco un estratto (ma leggetevi tutto, se la cosa vi interessa)
"Prendiamo il caso che fuori faccia freddo e tu dica a un bambino molto piccolo di andare a prendere la giacca dalla sua camera e preparasi per uscire. A quel punto ti aspetti che egli rifletta sulla situazione e in un certo senso pianifichi il futuro, facendo la cosa più conveniente. Ma non è questo ciò che accade nel suo cervello. Piuttosto, è più facile che corra fuori, si renda conto personalmente di quanto fa freddo e solo a quel punto rientri in casa e ripensi alle parole che voi gli avete detto poco prima, andando a prendere la giacca esattamente dove gli avevate detto voi".
E, come per magia, eccoti un articolo che compare su Repubblica.it che tratta l'argomento.
Ecco un estratto (ma leggetevi tutto, se la cosa vi interessa)
"Prendiamo il caso che fuori faccia freddo e tu dica a un bambino molto piccolo di andare a prendere la giacca dalla sua camera e preparasi per uscire. A quel punto ti aspetti che egli rifletta sulla situazione e in un certo senso pianifichi il futuro, facendo la cosa più conveniente. Ma non è questo ciò che accade nel suo cervello. Piuttosto, è più facile che corra fuori, si renda conto personalmente di quanto fa freddo e solo a quel punto rientri in casa e ripensi alle parole che voi gli avete detto poco prima, andando a prendere la giacca esattamente dove gli avevate detto voi".
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