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Fortunato

Ogni tanto mi capita di soffermarmi sul fatto che sono stato fortunato a nascere a Firenze. In genere non ci penso molto, ma specie quando vado in centro o mi capita (cercando di non ammazzarmi) di guardare a monte quando passo il Ponte alla Vittoria per andare a lavoro, mi rendo conto che abito proprio in una città magica. Giusto oggi, mentre venivo in ufficio stamani, c'era una leggerissima foschia che rendeva tutti i contorni diffusi. Al ritorno da pranzo invece, era limpido e con il sole abbastanza basso, e tutto era illuminato come da un fuoco. Queste "visioni" mi fanno andare in ufficio con uno spirito più sereno. Sotto c'è la vista di Street View dal ponte, che non rende assolutamente l'idea di ciò che si vede (nello skyline non si vede nemmeno il Duomo...), ma immaginatevi che dietro a quei palazzi sull'Arno, sbucano i monumenti più belli di Firenze




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Commenti

utente anonimo ha detto…
come sei romantico! gi.ga
Giako ha detto…
Il grande GIGA!

Cmq non mi sento romantico: direi che è la semplice osservazione dei fatti, no? :-)

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Nuova Opel Meriva.. con fregatura

La settimana scorsa abbiamo ritirato la nuova macchina di famiglia, la nuova Opel Meriva, quella che ha le porte posteriori che si aprono controvento. Bella e confortevole. Ben rifinita. Motore, il 1.4 da 100 cv, un po' "leggerino" ai bassi regimi ('gna pestare parecchio sull'accelleratore per le partenze in salita), ma che dà belle sensazioni a velocità di crociera. Ma con una fregatura (almeno per ora ho scoperto solo quella). Abbiamo scelto l'autoradio modello base (CD300), anche perché già ben dotata. Ho rinunciato alla porta USB, al navigatore integrato. Insomma: tutta roba che non vale le centinaia di euro in più. Ma il problema è arrivato quando ho cercato di far sentire la musica ai passeggeri dietro... Ci sono 4 casse (come scritto anche nei listini) ma tutte anteriori. Per avere le casse dietro, si deve passare al modello superiore. Una bella inculata. Anche perché ora, anche se volessi fare l'update, dovrei far sbudellare tutta la macchina. Quin

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Gian & John